‘Ndrangheta in Toscana: la politica al servizio della Malavita
Mistificatori e populisti ci hanno fatto credere che togliere il finanziamento pubblico ai partiti sarebbe stata la panacea di tutti i mali della politica.
Se prima i partiti dovevano in qualche maniera rispondere ai cittadini, adesso debbono solo rispondere ai loro finanziatori privati. Come possono allora i partiti non asservirsi ai loro finanziatori e non portare avanti le loro istanze di interesse economico?
Si è preferito sostituire la democrazia con una oligarco-economia, dove gli interessi economici di pochi vengono sostenuti a discapito degli interessi del popolo.
Allora, perché il capitalista di turno ha finanziato tal partito, tal partito si sente in obbligo nei suoi confronti, sostenendo ed appianando le richieste fatte, soventemente in maniera prevaricatrice nei confronti della collettività se non addirittura in maniera illegale.
E allora non ci si deve stupire difronte a quanto recentemente è avvenuto in Toscana, non è altro che la punta di un iceberg di livello nazionale, un modello dove la malavita la fa da padrone a discapito della onestà e della democrazia.
Togliere il finanziamento pubblico ai partiti ha fatto sì che i politici di turno, incarnati nel personalismo, si prostrino al potere economico e sovente malavitoso.
Ciò che è stato spacciato per democrazia, togliere il finanziamento pubblico ai partiti, corrisponde al tentativo antidemocratico di eliminazione sistematica dei partiti di massa, quelli che sostengono i lavoratori e le categorie più deboli della società. E banditisticamente hanno lasciato la possibilità ai contribuenti di destinare il 2×1000 ai partiti, esempio di antidemocrazia assoluta, perché i 2×1000 del partito dei ricchi non corrisponde al 2×1000 del partito dei poveri, una falsa democrazia che toglie ai poveri per dare ai ricchi.
Ci hanno fatto credere che l’ideologia era il male assoluto e che liderismo fosse la soluzione democratica al problema. E’ più facile corrompere la singola persona che non una ideologia partitica e ciò sta emergendo con forza in questi anni. Ciò che sta succedendo in Toscana in questi giorni ne è un esempio eclatante.
Come Partito della Rifondazione Comunista ribadiamo le distanze prese da questo PD, che ha abbandonato le istanze verso i lavoratori e la parte più debole della società per gli interessi economici dei pochi.
Inoltre invitiamo la popolazione a segnalarci casi sospetti di possibili illeciti ambientali, dei quali ci premureremo di indagare e denunciare alle autorità competenti.
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