Comunicato dei Giovani Comunisti sulla Scuola
È triste e desolante come la scuola sia stata completamente abbandonata dal Governo, che la usa solo e soltanto come un mero strumento di propaganda. Si apre non si apre, si chiude non si chiude. Il teatrino a cui stiamo assistendo, alcuni di noi come diretti interessati, è aberrante.
Questo atteggiamento distruttivo assunto dal governo e dalla Ministra Azzolina è l’apice del ridicolezza di un esecutivo incapace di creare un piano d’azione funzionale che potesse non tanto eliminare ogni problematica, cosa per chiunque impossibile, ma almeno riuscire ad affrontare la situazione in modo preparato e competente, riuscendo a mediare tra il diritto allo studio e alla crescita degli studenti e il diritto collettivo alla salute. Due diritti fondamentali per ognuno di noi.
Le risorse e le idee c’erano e ci sono ancora. Si sarebbe dovuto aumentare il numero di aule e di spazi scolastici, si sarebbe dovuto aumentare il numero di mezzi pubblici e la frequenza delle corse, e si sarebbe dovuto aumentare il numero di docenti regolari. Tutte cose finanziabili con il recovery fund e che nel post-pandemia avrebbero potuto risolvere problemi che la nostra istruzione già aveva, basti pensare alla ridicola situazione del Liceo delle Scienze Umane e dell’Istituto Professionale Civitali che ormai da due anni sono lasciati a sé stessi nei container all’ex ospedale Campo di Marte senza nessuna sicurezza su quando potranno tornare nella sede storica di Via San Nicolao, da cui furono spostati perché letteralmente cadeva a pezzi.
Noi, prima, durante e dopo le elezioni regionali, queste soluzioni le abbiamo urlate ai quattro venti, ma nessuno ci ha ascoltato. Tutti, ogni amministrazione, a ogni livello, hanno fatto orecchie da mercante, sperando che le cose si risolvessero da sole, ma questo non è successo. Questo non è solo grave, è un crimine e una violenza al nostro paese, che dovrebbe farci tutti riflettere, perché ha radici lontane nel tempo.
Riaprire adesso sarebbe un rischio? Forse. Ma noi siamo comunque a favore della riapertura delle scuole. Perché gli studenti stanno subendo dei disagi enormi, stanno perdendo a causa della DaD un enorme capitale culturale e sociale, stanno non solo perdendo il senso sociale della scuola e della vita di classe, ma anche e soprattutto un percorso di crescita individuale fondamentale per ognuno di noi. E da questo ci perdiamo tutti noi, basti pensare all’impennata della dispersione scolastica.
E tutto questo solo e soltanto per colpa dell’inadeguatezza della leadership politica locale e soprattutto nazionale.
Pronti a dare battaglia a fianco degli studenti, degli insegnanti e di coloro che lotteranno con noi per una scuola pubblica, aperta e di tutti, ci appelliamo alle istituzioni affinchè si mettano in moto davvero per fare ciò che è necessario per ridare la scuola e l’istruzione ai nostri ragazzi.
Perché la cultura non è un piacere secondario, la cultura è vita, e come tale va vissuta!
Giovani Comunisti e Rifondazione Comunista Lucca
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