DEPOSITO DI CALENZANO: UN DISASTRO ANNUNCIATO

Ancora operai morti e feriti! Una strage continua e il governo che fa?
PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA
COMITATO REGIONALE TOSCANO

Firenze, lì 9.12.2024

DEPOSITO DI CALENZANO: UN DISASTRO ANNUNCIATO

In un’area dove a pochi metri c’è un centro commerciale da un lato e un centro abitato dall’altro; vicinissimo all’autostrada, alla ferrovia e non lontano dall’aeroporto di Firenze, a due passi dal centro cittadino, quella raffineria, una delle più grandi dell’Italia centrale, è una bomba ambientale e sanitaria. Era già stato detto nel 2020 e quando ci sono stati i rinnovi dei vari permessi, con l’introduzione delle normative chiamate “Legge Seveso”, i comuni della zona sono stati costretti a piani di protezione civile particolarmente complessi. Nessuno ha mai pensato seriamente a una revisione urbanistica di una zona dove quella confusione non poteva che essere dannosa; nessuna programmazione, nessuna progettazione di area vasta per mettere in sicurezza chi ci lavora ma anche chi abita in zona. In fondo, se così si può dire, oggi è andata quasi bene: ci sono solo due morti (per ora) ma anche 9 feriti (di cui almeno 5 gravi) e 3 dispersi. Anche oggi l’Italia del lavoro ha dato il suo contributo di sangue alla macchina produttiva. Per il resto, per l’inquinamento diffuso e prolungato ma a basso tenore come quelle che vengono definite maleodoranze ma sono in realtà vapori tossici, che sono grandi quantità di vapori che si diffondono in atmosfera durante le operazioni di carico, travaso, prelievo dei carburanti, per i rischi di inquinamento delle falde idriche a causa di sversamenti “silenziosi” come di incidenti di maggiore importanza, come qualcuno ha già detto per tranquillizzare le popolazioni e gli amministratori locali, si vedrà. Rifondazione Comunista della Toscana, invece, pensa che in zone così densamente popolate si debba rivedere tutta la logistica energetica e accelerare la transizione energetica per fuoriuscire dalla dipendenza dai prodotti petroliferi. Rimane tutto il dolore e lo sgomento per altri due morti (per ora) di un incidente sul lavoro prevedibile e forse anche messo in conto. Esprimiamo la nostra costernazione e condoglianze alle famiglie dei lavoratori, alle comunità e agli amministratori locali ma insieme a questo atto doveroso chiamiamo alla mobilitazione il mondo del lavoro. Per porre fine a questa tragedia infinita occorre rilanciare le lotte tenendo sempre al centro gli obiettivi sulla sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro a partire dall’introduzione nel codice penale del reato di omicidio sul lavoro. Le stragi sul lavoro devono finire!

Alessandro Favilli Segretario regionale toscano del Partito della Rifondazione Comunista
Domenico Guadagnucci Responsabile Lavoro Segreteria Regionale Toscana del PRC

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