La svolta di Biden sui Brevetti dei Vaccini
La svolta di Biden è una vittoria per il movimento globale che da un anno chiede di sospendere i brevetti sui vaccini e i trattamenti anti-covid.
Anche in questo caso emerge l’ottusità neoliberista della Commissione e dei governi dell’Unione Europea che sono stati scavalcati dagli USA.
L’Unione Europea e gli USA finora hanno posto il veto al Wto sulla richiesta di moratoria di India, Sud-Africa e altri cento paesi, del papa, dell’OMS e delle organizzazioni della società civile di tutto il mondo.
Cosa aspetta il governo italiano a schierarsi subito con Biden? Cosa aspettano Draghi, Speranza e Di Maio? Biden non è Che Guevara ma almeno ha ammesso che è insostenibile la posizione finora tenuta dai paesi occidentali a difesa dei profitti di poche multinazionali.
Oltre ai tweet di esponenti della maggioranza sarebbe il caso che vi sia una comunicazione formale del Governo.
L’Italia in base alla nostra Costituzione avrebbe dovuto essere in prima fila accanto ai paesi del sud del mondo e invece prima Conte poi Draghi sono stati allineati con la Commissione Europea e gli USA.
Ricordiamo che il presidente Mario Draghi non ha mai risposto a una lettera aperta inviatagli da Vittorio Agnoletto a nome di centinaia di associazioni, sindacati, ong e partiti.
La mobilitazione deve continuare a tutti i livelli perché l’annuncio di Joe Biden rimane insufficiente e quella di Ursula von der Leyen assai reticente.
L’amministrazione USA ha parlato di apertura di negoziati e non ha menzionato i trattamenti e l’indispensabile condivisione tecnologica. Quindi bisogna continuare la mobilitazione perché sono in ballo le vite di milioni di esseri umani. Non bastano le dichiarazioni a salvarle senza azioni coerenti.
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