L’intervento del Segretario nazionale Maurizio Acerbo al Congresso ANPI
Intervento al Congresso ANPI 2022 di Maurizio Acerbo Segretario Nazionale di Rifondazione Comunista
“Care compagne e compagni, Vi porto il saluto di Rifondazione Comunista e il mio modesto contributo di compagno orgoglioso di condividere con tutti voi la tessera dell’Anpi.La presenza delle associazioni dei partigiani croati e sloveni mi consente di chiedere scusa per la maniera con cui in Italia viene offesa la loro gloriosa storia che è anche storia di tanti italiani che combatterono al loro fianco contro la barbarie nazifascista. Un frammento di memoria familiare: mio padre fu uno dei tanti ragazzi mandati allo sbaraglio da Mussolini e fu prigioniero dell’esercito di liberazione jugoslavo. Mi ha insegnato a rispettare questi partigiani. Il Giorno del ricordo ha prodotto una distorsione gravissima della memoria e rivendico che solo noi comunisti ci opponemmo. Nel risorgere del fascismo pesa moltissimo questo revisionismo storico che si è affermato a partire dagli anni 90.Lo confesso trovo inaccettabile questo rovescismo storico per cui sarebbero patrioti gli eredi del fascismo – quelli come Giorgia Meloni che non riescono a dichiararsi antifascisti – non lo riesco a accettare come l’appropriazione indebita del Canto degli italiani che durante il ventennio non era l’inno nazionale. Mi turba che nessuno abbia posto la pregiudiziale antifascista e che quel partito sia fuori dal governo solo perché ha deciso di non starci. Patrioti sono stati quelli che hanno restituito la dignità che il nostro paese aveva perso a causa della monarchia e del fascismo. Ma la patria della resistenza non ha nulla a che fare con il fanatismo e lo sciovinismo delle ideologie nazionaliste. È aperta e inclusiva ed è una patria internazionalista. È quella della Costituzione e con l’articolo 10 apre le porte a chi fugge da paesi dove non sono garantite le nostre libertà democratiche. Carla Nespolo definì Falsificazione della storia l’equazione comunismo – nazismo votata dal parlamento europeo, un’offesa a chi è caduto combattendo nella Resistenza italiana e europea.Questo revisionismo storico anticomunista ha contribuito al risorgere di fascismi non solo in Italia. Leggo tanti paragoni con il 1939 ma non sarebbe il caso invece di ricordare il 1914 con le ideologie nazionaliste e imperialiste che prepararono una strage mai vista prima? Dopo la guerra mondiale arrivò il fascismo. Quanto pesa sul risorgere dei fascismi, dei fondamentalismi, dei nazionalismi più viscerali in tutto il mondo la mancata costruzione di un ordine multipolare giusto dopo il 1991 e la sequenza infinita di guerre?La bomba atomica spinse che visse la tragedia delle due guerre mondiali a una scelta pacifista. Sappiamo che dalla terza non verrebbe fuori alcun vincitore ma la definitiva sconfitta dell’umanità e della vita sul nostro pianeta. Sento parlare di OCCIDENTE, di “MONDO LIBERO”. Espressioni che sanno di suprematismo bianco, di missione civilizzatrice, di colonialismo, di una storia fatta di schiavitù, genocidi, crimini contro l’umanità.Ma gli antifascisti erano contro questo occidente, erano dalla parte dei poveri della terra. Durante la guerra d’Abissinia andarono a combattere dalla parte degli abissini. All’ambasciata di Cuba hanno dedicato una sala alla nostra compagna Tina Costa, un omaggio al suo impegno di partigiana internazionalista. È stato un partigiano Gillo Pontecorvo a raccontare la lotta di liberazione dal colonialismo con un capolavoro comeLa battaglia di Algeri. Ho molto apprezzato la relazione del presidente Gianfranco Pagliarulo, pacata ma ferma e coraggiosa considerato il clima da caccia alle streghe che si accompagna all’isteria bellicista e alla propaganda di guerra. Ci vuole coraggio nel non associarsi al culto dell’atlantismo che insieme all’ordoliberismo dei trattati europei ha sostituito da anni per gran parte del ceto politico i principi e gli obiettivi programmatici della nostra Costituzione. Ho letto dei propagandisti arruolare persino Berlinguer… Ero ragazzino quando manifestavamo contro gliEuromissili a Comiso con Pio La Torre. Si può stare in un’alleanza senza dire signorsi e chiedendone il superamento come si faceva allora. Non siamo equidistanti. C’è una nazione che invade un’altra e il diritto internazionale è inequivocabile. L’articolo 11 ci guida nel ripudio della guerra come “strumento di offesa” e di qui la nostra condanna dell’invasione ma anche di “risoluzione delle controversie internazionali” e di qui la nostra critica verso l’invio di armi da parte dei paesi della NATO (che non è cominciato ora) e purtroppo del nostro paese che avrebbe dovuto svolgere un ruolo ben diverso.Il precipitarci nella co-belligeranza è stata una scelta irresponsabile e sbagliata come il voto per un riarmo che gli Usa ci chiedono da tempo. Possiamo dire con Papa Francesco che sono pazzi quelli che votano per aumentare le spese militari mentre dovremmo investire sulla riconversione ecologica per salvare il pianeta, nella lotta alla fame e alla povertà, nel fare tutto il possibile per garantire i diritti sanciti dalla nostra Costituzione. Il diritto di resistenza dell’Ucraina non si discute ma posso avanzare qualche dubbio sul suo carattere antifascista? Non è la Repubblica Spagnola in soccorso della quale accorse a soli 18 anni il nostro indimenricabile compagno Giovanni Pesce. Possiamo dire che le cose sono più complicate della guerra del bene contro il male e che la riabilitazione di Bandera come eroe nazionale ci inquieta come il fatto che i neonazisti siano stati finanziati, armati e addestrati dalla Nato?Non ci ricorda nulla della storia dell’Italia repubblicana? O di Bin Laden e i talebani definiti combattenti per la libertà? Noi che chiediamo lo scioglimento dei gruppi neofascisti possiamo simpatizzare per il reggimento Azov? Qui dentro non ci sono amici di Putin. Non abbiamo scheletri nell’armadio e rivendichiamo di poter dire che la reductio ad hitlerum preclude la strada della trattativa che pure aveva prodotto risiltati a Minsk e non si può chiudere un occhio sul consenso di cui gode Putin in un popolo che ha perso 27 milioni di caduti. Bisogna vedere la foresta e non solo l’albero. Possiamo dire che il riconoscimento delle minoranze linguistiche e delle autonomie è stato contrastato da un nazionalismo che per certi versi ricorda l’italianizzazione forzata?Qui non c’è nessuno che abbia inneggiato a Putin, al revanscismo nazionalista, al revival zarista, ecc.Possiamo condannare l’invasione esprimendo dissenso verso chi da anni getta benzina sul fuoco e continua a farlo?Possiamo ricordare che l’espansionismo Nato non tiene conto del legittimo diritto alla sicurezza di un popolo che ha pagato con decine di milioni di morti per aver tenuto testa e sconfitto Hitler?La sconfitta del nazifascismo ci ha lasciato in eredità la Carta delle Nazioni Unite, da lì bisogna ripartire per una soluzione pacifica del conflitto in corso. Ho apprezzato il no all’autonomia differenziataEsprimo preoccupazione per il patto di Atreju. Domando agli amici di centrosinistra: come si può mantenere una legge elettorale che potrebbe aprire la strada a una vittoria della destra che consentirebbe di modificare la Costituzione e introdurre il presidenzialismo? Credo che il ritorno a una legge Proporzionale come quella che vollero i costituenti sia indispensabile per mettere in sicurezza la Costituzione e tenere a bada spinte plebiscitarie, demagogiche e autoritarie, restituire Centralità a un parlamento che torni a essere specchio del paese. Noi abbiamo firmato con convinzione l’Appello UNIAMOCI PER SALVARE L’ITALIA pur essendo distantissimi dai partiti al governo. Lo abbiamo firmato perché era un appello dell’Anpi e indicava la strada su cui ci ritroveremo sempre insieme: quella della difesa e dell’attuazione della Costituzione. Posso dire che l’azione del governo draghi continua a andare in direzione opposta? Sanità, precarietà del lavoro, diritto alla casa, scuola. Vi ringraziamo per il continuare a essere luogo unitario dei democratici e degli antifascistiLuogo di dialogo e confronto nel pluralismo. L’autonomia dell’anpi è preziosa, un Bene comune della nostra democrazia.La vostra voce è fondamentale proprio perché scomoda.Di quale unità abbiamo bisogno? Oltretorrente Parma 1922Senza gambe popolari l’antifascismo non avrebbe avuto il ruolo che ha svolto nella storie del nostro paese. E non sarà in grado di contrastare lo svuotamento della democrazia. Non si ferma la deriva senza costruire uno schieramento antifascista popolare, che dia voce alle classi lavoratrici e popolari. Noi pensiamo che non possa che essere alternativo ai partiti oggi al governo e alla loro impostazione programmatica. Lo dico con rispetto di chi la pensa diversamente. C’è bisogno di un’alternativa. Da dove nasce questo senso comune razzista e cattivista alimentato dai social?Nasce, secondo la mia opinione, dalle diseguaglianze sociali e dall’incertezza economica, da un’Europa sempre più a misura della finanza e non dei popoli, queste condizioni sono ottimali per chi ha un progetto eversivo e vuole convincere il povero che il nemico è il più povero di lui e non il più ricco. è la logica del capitale contro la logica dei diritti sociali. E l’altro punto è che nella nostra società si sta perdendo la memoria storica. Sono parole della compagna e amica Carla Nespolo quando ci proponeva “l’umanita’ al potere” come alternativa alla xenofobia, al razzismo e alla guerra. Non lasciamo che la spirale di guerra cancelli l’umanità scatenando una terza guerra mondiale o trasformando l’Ucraina in un nuovo Afghanistan. Chiudo con la parola d’ordine che la nostra compagna Lidia Menapace partigiana, comunista, femminista, pacifista ci ha lasciato in eredità FUORI LA GUERRA DALLA STORIA!”
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