Roberta Bianchi interviene sulle mense scolastiche

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BianchiRoberta
Consigliera comunale
Federazione della sinistra

COMUNICATO STAMPA
Oggetto: Mense scolastiche
Come ex insegnante, prima ancora che come consigliera comunale, mi pare doveroso intervenire nel dibattito sul servizio di ristorazione scolastica.
Massima solidarietà ai genitori che lamentano un costo eccessivo del buono pasto, una scarsa qualità del cibo offerto e chiedono alcuni correttivi nella dieta, ma non posso assolutamente condividere la richiesta di portare il pranzo da casa.
La mia obiezione non nasce dal fatto, come lamenta l’Amministrazione, che non ci sono spazi, ma da una valutazione di tipo educativo oltrechè sociale.
Il pranzo a scuola ha un valore prevalentemente pedagogico oltre che nutrizionale.
Mangiare a scuola contribuisce ad acquisire corrette abitudini alimentari, ad imparare ad autoregolarsi nella quantità di cibo da assumere; abitua a nuove esperienze gustative e a condividere il piacere e le regole dello stare insieme a tavola; favorisce la socializzazione e il confronto.
Il bambino sperimenta la propria autonomia di azione, osserva il modo in cui gli altri compagni si rapportano al cibo. Si creano occasioni di altruismo e un clima conviviale.
In questa ottica il ruolo della famiglia è strategico per migliorare il comportamento alimentare. I genitori, insieme agli insegnanti, sono le figure adulte che ruotano intorno al mondo dei giovani e pertanto è bene che siano e si sentano coinvolti nei percorsi di educazione nutrizionale.
A queste considerazioni dobbiamo aggiungere che il pasto portato da casa potrebbe compromettere il futuro delle mense scolastiche, in quanto venendo meno una parte del ricavato dei buoni pasto, l’Amministrazione potrebbe non essere più in grado di garantire il servizio (a meno di non farne lievitare ulteriormente i costi) con conseguente perdita, oltre che del servizio stesso, di posti di lavoro, ancora una volta prevalentemente femminile. E non dimentichiamo che, soprattutto in momenti di crisi come questo, il pasto consumato alla mensa scolastica costituisce per molti bambini l’unico vero pasto della giornata.
Questo non significa che non si debba fare nulla: se si ritiene che alcune cose non funzionino, è giusto battersi per migliorarle, e per questo lo ribadisco massimo disponibilità, ma la soluzione, a parer mio, non può in alcun caso essere il pranzo portato da casa.

Lucca 19 marzo 2016

Consigliera comunale
Bianchi Roberta

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